Autore: admin9874

“Poubelle, la magia oltre ogni immaginazione”: biglietti esauriti per lo spettacolo del trasformista Luca Lombardo

È stato un successo la vendita di  biglietti per assistere allo spettacolo del grande trasformista Luca Lombardo “Poubelle, la magia oltre ogni immaginazione”, organizzato dall’associazione Aido Torino presso il Teatro Alfieri (piazza Solferino, 4) di Torino, lunedì 2 maggio 2022 alle ore 20,30.

Grazie a tutti per l’affetto dimostrato riempiendo il Teatro Alfieri per l’ennesima iniziativa di A.I.D.O., che conferma quanto la solidarietà non conosce confini…..

POUBELLE
con Luca Lombardo
regia di Augusto Fornari

Per informazioni e prenotazioni ufficio stampa:
Eneselle spettacoli – Via Capriolo, 16 – Torino
Mobile 349 1446282 – Email: eneselle@gmail.com
www.spettacolobenefico.com

Scarica la locandina

Nova Coop ed A.I.D.O. – Un impegno comune per promuovere la donazione di organi

Il prossimo sabato 25 settembre nella giornata nazionale A.I.D.O d’informazione al dono, nei negozi Nova Coop di Bra e Cuneo (Provincia di Cuneo) e di Avigliana, Chieri, Cuorgnè, Torino Botticelli (Provincia di Torino) saranno presenti alcuni volontari di A.I.D.O. Piemonte – Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule – ODV  impegnati insieme ai Soci volontari dei negozi Nova Coop a informare Soci e clienti Coop.A.I.D.O. svolge durante tutto l’anno attività d’informazione, sensibilizzazione e “cultura del dono” tra i cittadini raccogliendo preziose adesioni legate ad un gesto altruista, generoso verso chi, malato, è in lista d’attesa per un trapianto: in Italia 8400 di cui 220 bimbi.

Enrico Nada, Responsabile Politiche Sociali di Nova Coop, dichiara: “Siamo felici di mettere a disposizione i nostri spazi e la collaborazione attiva dei nostri Soci volontari. Pensiamo infatti che valori e finalità di A.I.D.O. Piemonte ben si sposino con l’attenzione che da sempre Nova Coop dimostra per tematiche come la promozione della salute e della solidarietà. Nova Coop, Cooperativa di Consumatori leader nel settore della GDO in Piemonte e Alta Lombardia, con circa 600.000 Soci, è da sempre attenta al territorio, rivolge particolare attenzione alla corporate social responsibility e rendiconta le proprie azioni in questa direzione con il suo bilancio di sostenibilità, giunto alla dodicesima edizione, che per il secondo anno consecutivo viene presentato con un sito tematico, www.novacoop.info. In quest’ottica, riteniamo che i nostri Supermercati e Ipermercati non debbano essere concepiti come meri spazi per l’acquisto, ma possano rappresentare sempre di più dei veri e propri centri di incontro e d’informazione!

Questa prima collaborazione con Nova Coop ed i Soci, importante realtà commerciale leader su scala nazionale, non può che esser apprezzata da A.I.D.O. Piemonte che da sempre crede nelle sinergie con chi pone attenzione e prevenzione alla salute anche in ambito alimentare” – afferma il Presidente Valter Mione a cui fa eco il Vice Presidente Vicario Fabio Arossa che aggiunge – “Su scala nazionale A.I.D.O. conta quasi 1.500.000 di associati/candidati donatori che con una scelta consapevole hanno aderito ad un gesto d’amore. Il Piemonte è forte di ben 100.000 possibili donatori utili a ridare una speranza di vita a chi soffre ed è di certo, nel contesto associativo, un’eccellenza, quella stessa eccellenza che riconosciamo a Nova Coop: un impegno comune per far del bene…perché si sa, “far del bene fa star bene…sempre”!    

Uniti per la donazione

E’ stata presentata stamani presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte la giornata nazionale dedicata all’Aido che si svolge la prossima settimana nella giornata del 26 settembre, presenti oltre ai rappresentanti istituzionali anche i vertici regionali dell’Associazione “L’Aido piemontese si stà avvicinando a grandi passi all’importante traguardo dei primi 50 anni di vita e siamo prossimi a raggiungere le ben 100.000 adesioni al “dono”, gesto generoso ed altruista, d’amore verso gli altri. Con l’accordo siglato prima con la Città di Torino nel 2019 e poi con la Regione Piemonte, approvato con l’unanimità dei consensi espressi dal parlamento subalpino, la nostra realtà di terzo settore, che rappresenta un’eccellenza nel panorama associativo nazionale, composta da sette sezioni Provinciali ed oltre 100 gruppi comunali, altri obiettivi saranno alla nostra portata, senza mai perdere di vista gli 8400 pazienti (220 bimbi) in lista d’attesa per un trapianto” – commenta Valter Mione, Presidente regionale dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule Piemonte OdV. Gli fa eco il Professore Antonio Amoroso, Direttore Centro Regionale Trapianti: “Nel 2021, l’attività di donazione degli organi nella regione Piemonte continua ad essere tra le più attive in Italia, sottolineando la generosità dei cittadini Piemontesi e la professionalità e l’impegno dei centri di rianimazione degli ospedali piemontesi. Di conseguenza, il numero dei trapianti eseguiti nel corso del 2021 (dal 1° gennaio al 31 agosto) fa prevedere che anche per quest’anno il Piemonte si distinguerà per essere una delle Regioni più attive, e Città della Salute e della Scienza (CSS) di Torino confermerà il primato di ospedale che esegue il maggior numero di trapianti in Italia. Ecco nel dettaglio l’attività 2021:

Ospedale CSS di Torino:
• Trapianti Rene Adulto: 126 (di cui 14 tx doppio, 2 tx rene/fegato, 1 rene/cuore, 2 tx rene/pancreas, 16 tx da vivente)
• Trapianti Rene Pediatrico: 5
• Trapianti di Fegato: 107 (di cui 3 tx split, 2 tx fegato/rene, 1 tx fegato/pancreas, 1 tx da vivente)
• Trapianti di Cuore Adulto: 12
• Trapianti di Cuore Pediatrico: 4
• Trapianti di Polmone:10 (di cui 8 tx doppio)
• Trapianti di Pancreas: 4 (di cui 2 rene/pancreas, 1 pancreas/fegato) Ospedale Maggiore della Carità di Novara
• Trapianti di rene: 31 (di cui 10 tx da vivente)

“Indubbiamente l’Aido piemontese è già proiettato verso il futuro e cerca di rimanere al passo con i tempi, garantendo competenza e continuità di servizio” ribadisce il Vice Presidente Vicario Fabio Arossa, che conclude ringraziando, a nome dell’intero direttivo Aido regionale, le realtà che hanno permesso la realizzazione del nostro nuovo video istituzionale, ovvero la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte, gli Stati generali Salute e Benessere per il patrocinio e Cattolica Assicurazioni, Banca di Asti, BBBell SpA, Enos Srl e il Sermig di Torino per il sostegno e la collaborazione. Un ringraziamento è rivolto anche agli Eugenio in Via di Gioia che con The Goodness Factory e 2050 Srl hanno concesso i diritti per l’utilizzo del loro brano “Non vedo l’ora di abbracciarti”, colonna sonora del video. Un grazie sentito è rivolto alla redazione di Aido Piemonte e ad Are Films per la produzione dei contenuti video.
La cultura del dono, la vocazione alla cura, sono un lascito importante di questa pandemia – commenta Monica Canalis consigliera regionale ed estensore di un ordine del giorno approvato all’unanimità – ed un tratto distintivo del radicato Terzo Settore piemontese. Prendersi cura degli altri vuol anche dire pensare al dono di noi che potremo fare dopo la nostra morte, perché diventi vita per altri. È il messaggio, profondo e rivoluzionario, di Aido, che può contagiare positivamente anche la nostra azione politica”.
“Compito di un istituzione – conferma l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano – deve essere quello di valorizzare al meglio l’opera di associazioni meritorie che si occupano di un tema così sensibile, e la conferenza qui in Regione va proprio in questa direzione. Le notizie di cronaca mi riportano poi a un fatto occorso questa estate quando una donazione proveniente dall’estero ha permesso a un ragazzino astigiano di poter tornare a vivere grazie a un trapianto. Un’operazione portata a termine da un’equipe del Regina Margherita, una delle migliori eccellenze piemontese. Ecco l’incontro tra la sensibilità umana e la tecnologia ha permesso questo che io considero un miracolo e di esempi di questo genere noi ne abbiamo veramente bisogno”

Come si manifesta la volontà di donazione?

La dichiarazione di volontà a donare organi e tessuti è regolamentata dalla legge n.91 del 1 aprile 1999 e dal decreto ministeriale dell’8 aprile 2000.

L’articolo 4 della legge n. 91/99 introduce il principio del silenzio assenso, in base al quale a ogni cittadino maggiorenne viene chiesto di dichiarare la propria volontà sulla donazione dei propri organi e tessuti, dopo essere stato informato che la mancata dichiarazione di volontà è considerata quale assenso alla donazione. Tale principio non è tuttavia ancora in vigore.

Per il momento la manifestazione della volontà è regolamentata dall’art. 23 della stessa legge (disposizioni transitorie) che introduce il principio del consenso o del dissenso esplicito. A tutti i cittadini viene data la possibilità (non l’obbligo) di esprimere la volontà in merito alla donazione dei propri organi.

Attraverso la dichiarazione di volontà ogni singolo cittadino ha la possibilità di esprimersi liberamente, facendo in modo che, in caso di morte, la sua volontà non venga violata dalle decisioni altrui, sia che si tratti di una dichiarazione favorevole alla donazione che sfavorevole (si può anche decidere di lasciare per iscritto di non voler diventare un donatore).

Attualmente le modalità per esprimere la volontà sono le seguenti:

1. attraverso una dichiarazione scritta (tesserino o testamento olografo) che il cittadino porta con se fra i propri documenti.

2. attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole o contraria) effettuata presso le ASL. E’ possibile dichiarare la propria volontà presso una qualsiasi ASL.

3. attraverso la registrazione della propria volontà (favorevole) iscrivendosi all’AIDO

In ogni caso è possibile cambiare idea: la legge prevede esplicitamente che la presentazione da parte dei familiari di una dichiarazione di volontà del defunto redatta in un secondo tempo sia comunque vincolante per i medici. In questo momento la legge non prevede il “silenzio-assenso”. I medici interpellano sempre i familiari affinchè siano portavoci della volontà del defunto.

Riassumendo, in caso di morte possono verificarsi tre casi:

1. il cittadino ha espresso in vita la volontà positiva alla donazione, in questo caso i familiari non possono opporsi: donazione si

2. il cittadino ha espresso volontà negativa alla donazione, in questo caso non c’è prelievo di organi: donazione no

3. il cittadino non si è espresso; in questo caso il prelievo è consentito se i familiari non si oppongono: donazione si/no

Puoi anche iscriverti direttamente nel tuo comune. Scopri come fare a questo link.

Come si reperiscono gli organi da trapiantare?

Gli organi da trapiantare provengono da persone defunte. Si parla, infatti, di “prelievo da cadavere”.

Solo a particolari condizioni è possibile prelevare organi destinati al trapianto.

In quali condizioni si possono donare gli organi?

Quando la persona è morta, ma gli organi sono vitali. Questa può sembrare una situazione particolare e contraddittoria. Come fa una persona ad essere morta se gli organi sono vitali? Questa condizione è possibile in situazioni particolari: durante la morte cerebrale.

Alla fine degli anni 50 la Medicina di emergenza ha fatto enormi passi avanti grazie all’utilizzo di macchine in grado di sostituire temporaneamente le funzioni vitali bloccate dalle più svariate cause. Si è in grado di mantenere la ventilazione polmonare se cessa il respiro spontaneo, tenere la temperatura corporea a 37 gradi centigradi anche se la termoregolazione è inefficiente, purificare il sangue con i reni bloccati o distrutti. Attraverso opportuni farmaci è poi possibile sostenere temporaneamente altre funzioni importanti come, ad esempio, il battito cardiaco.

In questo modo l’organismo, se è in grado di superare il periodo critico dei processi di riparazione spontanea o delle cure in atto, allora riesce a ripristinare una piena funzionalità.

Risulta quindi evidente che in questi decenni si è potuto salvare milioni di vite, altrimenti perse. L’introduzione di queste tecnologie ha portato anche ad un’altra possibilità completamente nuova: individuare tempestivamente la morte del cervello da quella del resto dell’organismo. In alcune situazioni particolari, principalmente traumi cranici e ictus, questo organo muore per cui immediatamente cessano tutti i suoi processi vitali: la capacità di termoregolazione, i riflessi cranici e la coscienza. Il cervello è morto, la persona non esiste più, ma tutto il resto dell’organismo si mantiene in condizione di “vita residua”, grazie all’aiuto fornito agli organi dalle macchine che sostengono la circolazione ed il respiro.

Vediamo praticamente come si pu� verificare questa situazione. In un incidente stradale con trauma cranico di una certa entit� si possono avere gravi alterazioni di alcune funzioni vitali, cuore e respiro in particolare. Arriva l’autoambulanza e i soccorritori, con le macchine a loro disposizione, tentano in ogni modo di riattivare le funzioni in attesa che la persona venga portata in Rianimazione per le cure del caso. Abbiamo detto prima che la morte delle cellule avviene per mancanza di ossigeno. C’� da ricordare, ora, che la resistenza delle cellule dei vari organi all’anossia (l’assenza di ossigeno), non � uguale: 30 minuti per il cuore ed il rene, 40 per il polmone, 50-60 per il muscolo scheletrico, 3-8 per il cervello. � evidente che il tempo per riattivare l’ossigenazione dei tessuti � molto limitato: se ci� avviene dopo 20 minuti, ad esempio, tutti gli organi stimolati dalle macchine, possono tornare funzionali perch� hanno resistito, ma il cervello � decisamente e definitivamente morto. La persona � morta e non pu� pi� tornare in vita per la distruzione di tutte le cellule cerebrali, gli organi possono essere mantenuti vitali dalle macchine per alcune ore per cui � possibile il prelievo.

Il percorso

La complessità del prelievo e del trapianto degli organi, il numero di strutture, e quindi di operatori coinvolti, i controlli che via via vengono effettuati danno al futuro trapiantato la massima tranquillità e sicurezza.

Ogni situazione viene controllata più volte, ogni atto accertato e verificato da personale altamente qualificato e si limita la possibilità di errore seguendo procedure ben codificate dalle leggi.

In questo settore il cittadino ha tutte le garanzie possibili:

  • La legge più sicura rispetto a quelle degli altri paesi;
  • Strutture efficienti in quanto devono superare rigorosi controlli per diventare operative;
  • Medici e tecnici sanitari preparati;
  • Un elevato numero di persone che si occupano del prelievo e trapianto d’organi.

Secondo le stime sono un centinaio gli operatori sanitari necessari a provvedere ai compiti elencati nello schema che, oltre a svolgere il loro lavoro, possono verificare e controllare ogni procedura, ogni situazione.

La sopravvivenza dei trapiantati

Il trapianto di organi è ormai uscito dalla fase sperimentale, per cui, come per ogni altra cura, è necessario valutarne l’efficacia in termini di sopravvivenza. Per sopravvivenza si intende la percentuale di trapianti funzionanti a distanza di tempo dall’intervento operatorio di impianto.

E’ bene chiarire che se l’organo trapiantato non è sostituibile, come nel caso di fegato, cuore o polmone, la sopravvivenza del trapianto coincide con la vita della persona, mentre per il rene, la cui funzione può essere svolta dalla macchina di dialisi, il paziente con il trapianto non più funzionante ha la possibilità di rientrare in dialisi e, di conseguenza, di restare in vita in attesa di un nuovo trapianto.

Trapianto di intestino

E’ indicato in tutti i pazienti che abbiano gravi malattie dell’intestino o che abbiano subito la quasi totale resezione dell’intestino tenue e che sopravvivono solo grazie alla nutrizione artificiale totale.


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