Gli organi da trapiantare provengono da persone defunte. Si parla, infatti, di “prelievo da cadavere”.
Solo a particolari condizioni è possibile prelevare organi destinati al trapianto.
In quali condizioni si possono donare gli organi?
Quando la persona è morta, ma gli organi sono vitali. Questa può sembrare una situazione particolare e contraddittoria. Come fa una persona ad essere morta se gli organi sono vitali? Questa condizione è possibile in situazioni particolari: durante la morte cerebrale.
Alla fine degli anni 50 la Medicina di emergenza ha fatto enormi passi avanti grazie all’utilizzo di macchine in grado di sostituire temporaneamente le funzioni vitali bloccate dalle più svariate cause. Si è in grado di mantenere la ventilazione polmonare se cessa il respiro spontaneo, tenere la temperatura corporea a 37 gradi centigradi anche se la termoregolazione è inefficiente, purificare il sangue con i reni bloccati o distrutti. Attraverso opportuni farmaci è poi possibile sostenere temporaneamente altre funzioni importanti come, ad esempio, il battito cardiaco.
In questo modo l’organismo, se è in grado di superare il periodo critico dei processi di riparazione spontanea o delle cure in atto, allora riesce a ripristinare una piena funzionalità.
Risulta quindi evidente che in questi decenni si è potuto salvare milioni di vite, altrimenti perse. L’introduzione di queste tecnologie ha portato anche ad un’altra possibilità completamente nuova: individuare tempestivamente la morte del cervello da quella del resto dell’organismo. In alcune situazioni particolari, principalmente traumi cranici e ictus, questo organo muore per cui immediatamente cessano tutti i suoi processi vitali: la capacità di termoregolazione, i riflessi cranici e la coscienza. Il cervello è morto, la persona non esiste più, ma tutto il resto dell’organismo si mantiene in condizione di “vita residua”, grazie all’aiuto fornito agli organi dalle macchine che sostengono la circolazione ed il respiro.
Vediamo praticamente come si pu� verificare questa situazione. In un incidente stradale con trauma cranico di una certa entit� si possono avere gravi alterazioni di alcune funzioni vitali, cuore e respiro in particolare. Arriva l’autoambulanza e i soccorritori, con le macchine a loro disposizione, tentano in ogni modo di riattivare le funzioni in attesa che la persona venga portata in Rianimazione per le cure del caso. Abbiamo detto prima che la morte delle cellule avviene per mancanza di ossigeno. C’� da ricordare, ora, che la resistenza delle cellule dei vari organi all’anossia (l’assenza di ossigeno), non � uguale: 30 minuti per il cuore ed il rene, 40 per il polmone, 50-60 per il muscolo scheletrico, 3-8 per il cervello. � evidente che il tempo per riattivare l’ossigenazione dei tessuti � molto limitato: se ci� avviene dopo 20 minuti, ad esempio, tutti gli organi stimolati dalle macchine, possono tornare funzionali perch� hanno resistito, ma il cervello � decisamente e definitivamente morto. La persona � morta e non pu� pi� tornare in vita per la distruzione di tutte le cellule cerebrali, gli organi possono essere mantenuti vitali dalle macchine per alcune ore per cui � possibile il prelievo.